Dopo aver lanciato nel 2023 il suo primo trattore elettrico, “e100 V Vario”, Fendt fa il bis in occasione di Eima con “e100 Vario”, un compatto derivato dalla macchina specialistica la cui larghezza, 216 centimetri, lo rende adatto per far fronte a un gran numero di attività, agricole, specialistiche e aziendali
Fendt propose il suo primo trattore elettrico nel 2017, ma aspettò poi sei anni, fino al 2023, prima di lanciarlo ufficialmente sul mercato con la denominazione “e100 V Vario”. Larga poco più di un metro, 107 centimetri per la precisione, la macchina è un vigneron e come tale essenzialmente destinato a operare fra impianti stretti e di pregio. A distanza di un anno il bis, nel senso che partendo dalla stessa base propulsiva di “e100 V Vario” la Casa ha derivato “e100 Vario”, un ulteriore compatto, ma largo due metri e 16 centimetri e dunque caratterizzato da un profilo di missione più ampio e variegato di quello proposto dal suo predecessore. Oltre a far fronte alle esigenze operative tipiche degli ambiti specialistici può in effetti espletare anche manutenzioni interne ed esterne delle aziende agricole e zootecniche arrivando a trovare motivi di impiego presso le municipalizzate quale vettore di attrezzature per le manutenzioni verdi o viarie. Soprattutto quelle avanzate in ambiti sensibili al rumore. Come tutti i mezzi propulsi per via elettrica anche Fendt “e100 Vario” risulta infatti caratterizzato oltre che da emissioni inquinanti zero anche da una elevata silenziosità, dote particolarmente apprezzata anche in ambito zootecnico quando si è alle prese con animali di grossa taglia.
Due gli allestimenti disponibili
Disponibile negli allestimenti “Profi” e “Profi+”, la macchina è mossa da un motore elettrico erogante 55, 75 o 66 chilowatt a seconda della modalità d’uso selezionata dall’operatore, prestazioni che sono poi rese alle ruote da una trasmissione “Vario Ml 75” in grado di far spaziare senza soluzione di continuità le velocità di marcia fra un minimo di 20 metri/ora a un massimo di 40 chilometri/ora. Il powertrain integra inoltre un sistema start-stop che azzera completamente i consumi energetici durante le soste al fine di garantire la massima autonomia resa possibile dal pacco batterie di bordo, gruppo da cento chilowattora di capacità ricaricabile mediantepresa “Ccs2” in cinque ore, ma collegabile anche a un caricabatterie mobile avente una potenza di carica di 22 chilowatt alimentato da una presa industriale da 32 ampere.
Ulteriore alternativa la ricarica rapida in corrente continua mediante caricatore avente una potenza di 80 chilowatt, capacità che permette di riattivare le batterie dal 20 all’80 per cento della loro capacità in soli 45 minuti.
Fino a sette ore di autonomia
A batterie cariche l’autonomia operativa può spaziare fra le quattro e le sette ore a seconda dell’assorbimento ingenerato dalla lavorazione in corso, attività cui si può far fronte tramite un’idraulica load sensing capace di 113 litri/minuto che vanno ad alimentare un attacco a tre punti posteriore da quasi 43 quintali di capacità e fino a un massimo di quattro distributori posteriori e uno anteriore. In optional l’attacco a tre punti anteriore da 26 quintali circa di capacità con presa di forza operante a mille giri/minuto, gruppo che si affianca alla presa di forza posteriore installata di serie da 540, 740 e mille giri/minuto e anche sincronizzata cambio.
Anche le soluzioni digitali
Da segnalare la possibilità di disporre di un eventuale caricatore frontale “Cargo 3X65”, la presenza di pneumatici “Tm1 Eco Power” a basso assorbimento energetico realizzati appositamente da Trelleborg Tires e , sulle versioni “Profi+”, dei pacchetti base “Fendt Smart Farming” che unitamente al sistema operativo “FendtOne” permettono di gestire via isobus le attrezzature, di delegare guida e distribuzioni alle assistenze satellitari, di interfacciare il cantiere di lavoro con le direzioni aziendali o le concessionarie e anche di gestire direttamente dalla macchine le pratiche amministrative aziendali in essere.
Fendt 600 vario da 164 a 224 cavalli
Passerella italiana per i nuovi trattori Fendt serie “600 Vario”, dei campo aperto che per stazze e potenze sembrano concepiti apposta per far fronte alle esigenze di lavoro delle aziende italiane di medie dimensioni proponendo sempre e comunque i contenuti e le tecnologie che hanno resto famoso nel Mondo il marchio tedesco. In primis la trasmissione a variazione continua “Vario” che nel caso specifico si è evoluta in “VarioDrive” e si abbina ai nuovi motori quattro cilindri Agco Power serie “Core 50” da cinque litri di cubatura progettati specificatamente per uso agricolo. Loro connotazione saliente l’operatività a basso regime, fra gli 800 e i mille e 900 giri/minuto, resa possibile dalla presenza di un sistema di alimentazione di ultima generazione operante a due mila e 500 bar di pressione e interfacciato con un impianto di sovralimentazione a controllo elettronico. I due impianti mettono a disposizione su tutti i modelli fino a 15 cavalli di potenza extra rispetto a quelle nominali per far fronte agli assorbimenti indotti dalle utenze di bordo cosa che permette alle macchine di vantare prestazioni massime comprese fra un minimo di 164 e un massimo di 224 cavalli.
Comuni a tutti i modelli anche le trasmissioni “VarioDrive” operanti sugli assali mediante motori idraulici dedicati che una centralina provvede ad attivare in funzione dell’aderenza dei pneumatici al terreno. Di fatto un sistema di trazione integrale intelligente che concorre a minimizzare i consumi, alla durata dei pneumatici e a tutelare i suoli su cui si lavora. La trasmissione permette anche di muoversi su strada a 50 chilometri/ora a soli mille e 300 giri/motore e a disaccoppiare in automatico il motore idraulico anteriore quando si superano i 25 chilometri/ora così da enfatizzare le capacità di traino. L’impianto frenante è inoltre di tipo integrale a doppio circuito, l’assale anteriore è sospeso e pilotato per via elettronica, lo sterzo “Fendt Reaction” modula le sue risposte in base alla velocità di marcia mentre il sistema di gonfiaggio/sgonfiaggio dei pneumatici “VarioGrip” permette di adeguare le pressioni in essere alle attività in corso e alla tipologia di fondo su cui si opera. Ciò assicura risparmi del combustibile che in alcune situazioni possono anche essere dell’otto per cento. Importante la capacità dell’idraulica, strutturata sulla base di un circuito load sensig. Si parla di erogazioni che possono raggiungere i 205 litri/minuto così da permettere anche la gestione di eventuali caricatori frontali originali Fendt serie “CargoProfi”. Da segnalare anche la presenza di cabine “VisoPlus”, disponibile con sospensioni posteriori pneumatiche e a cuscinetti conici davanti o con sospensione interamente pneumatica.